Pensando

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Libera di Essere

lunedì 30 aprile 2012

Pensieri di viaggio Africa-Italia


Tutto normale per me, in questi casi non provo mai niente, nessun tipo di sentimento ed emozione. Sono qui a Dubai e sorrido di tutta questa luce e penso all'Uganda senza luce ai villaggi sempre al buio, eppure tutto mi sembra così lontano irreale. Solo ieri ero lì a guardare quei bambini che mi chiedono cibo, non soldi, non giochi, non dolcetti ma cibo e io che rispondo, non ho cibo da darvi, posso solo dare denaro, quel poco che ho e placare almeno per un giorno, il  vostro bisogno di masticare.
Moroto
Lo peno eppure tutto mi sembra distante, ma so bene che non l è, so che da qui a qualche giorno, mi verrà addosso un dolore sordo che mi avvolgerà come una sciarpa stretta al collo che non mi farà respirare. Allora i ricordi saranno dolore e bisogno estremo di essere lì e dare da mangiare a questi bambini. Questa è la prima volta in assoluto che vedo la fame “nera” e capisco perchè si chiama nera. Qui tutto è nero, anche la terra e il poco cibo. La prima volta che vedo bambini magrissimi, donne magrissime, uomini magrissimi e vecchi magrissimi e penso a quella orrenda donna, moglie del presidente Museveni che ha a Moroto la sua bella casetta di rappresentanza, che sbandiera ai quattro veti che stanzierà 140 milioni di scellini per contrastare la fame a favore degli anziani. Peccato che ne abbia dati solo 20 e neppure si vergogna e qui la popolazione continua ad avere fame a non avere un lavoro, quindi a non vivere ma sopravvivere miseramente nelle loro capanne infestate dai topi che la notte fanno compagnia a tutti, morsicando e infettando chiunque. Eppure sono ancora vive e mi guardano e ridono e mi prendono in giro.
Moroto
 Mentre scatto loro delle foto un bambino addenta il mio braccio e tutti ridono, mentre io urlo, accidenti mi ha fatto davvero male ma comprendo subito che il suo non è stato uno scherzo, ha semplicemnte visto della carne rosa abbondante e ha voluto provarla. Allora rido fuori ma urlo dentro, non è possibile che un bambino veda una persona come cibo, ma come li hanno ridotti, come possono far vivere questi piccoli con il desiderio di azzannare qualsiasi cosa basta che sia commestibile?
Qui a Moroto ci sono circa sei sette Ong ma gli aiuti dove sono?
Com'è possibile che una città invasa da Ong benefiche, da chiese moschee ospedali costruiti da italiani, la popolazione sia così dannatamente magra e abbia così fame da mordere un braccio per poter mangiare?
Dove finiscono i soldi che queste Ong ricevono da noi privati cittadini, dalle regioni, dai governi, vorrei sapere in che tasche finiscono, perchè a loro credetemi, non arriva nulla e il nulla è davvero palpabile, si vede si tocca ed è micidiale che ci sia, mentre ci si aspetterebbe che questa città, almeno questa piena di gente che viene a fare del “bene”, abbia debellato il problema della fame e della sete. Invece è paradossalmente la più colpita dalla siccità , dalla carestia e dalla fame. Signori di Save the Chidren, dell'Unicef,  e delle Ong tedesche francesi, danesi, olandesi, americane. Dove mettete i soldi che ricevete, a chi li date?

lunedì 23 aprile 2012

Aspettami

Ti prego mamma non te ne andare, non senza che prima ti abbia stretta a me e sentito il tuo dolce profumo, il profumo della mia Cincipessa. Sopratutto non te ne andare, non è ancora ora è troppo presto. Ti amo mamma
MAMMA

venerdì 6 aprile 2012

Non sono Zombi, sono Vittime innocenti



Inizio ad essere stanca di leggere questi titoli:
In Uganda una strana malattia riduce i bambini a "Zombi"
Questo  mi disturba davvero, fare titoli da Novella 200 è sempre uno speculare sulla notizia e sulla vita dei bambini.
Nel nord Uganda è comparsa questa strana malattia che viene defnita in gergo "annuendo il capo" nel 2006, che ha portato alla morte 200 bambini e attualmente i malati sono 3.000, di fascia compresa tra i 5 e i 15 anni. Una malattia che si manifesta come l'epilessia ma che poi sembra sia la mosca nera della malaria che rende ciechi e ancora prende altre strade, come la malattia del sonno ma poi cambia ancora, fino a rendere i bambini degli esseri inanimati. Feriti doloranti e incapaci di muoversi e di esprimersi. No non dico di pensare, perchè nessuno sa se e cosa pensano. Le famiglie sono costrette a legare questi bambini le caviglie ad un albero, non per cattiveria o orrore, anzi lo fanno per salvargli la vita, evitando così che si perdano camminando o che in un attacco d'ira facciano del male a se stessi e agli altri.Dal video qui sotto si evince che la malattia distrugge il cervello.
Insomma, nessuno sa cos'è e come si cura, medici e scienziati stanno studiando il caso, nel frattempo i bambini colpiti da questo virus aumentano, ora sono anche in Sudan....  
Però qualcosa mi sfugge, non è chiaro il motivo e i dubbi iniziano a farsi strada in me e allora vado a rivedere gli articoli di queste settimane e mesi e scopro:


L'attivista per i diritti umani Mr Mwanika Mwanika è stata arrestata la scorsa settimana perchè aveva delle fotografie di bambini con questa patologia, per raccogliere dei fondi per aiutare questi bambini . L'arresto è stato motivato con l'accusa che Mwanika era un attivista del gruppo di opposizione del governo Museveni A4C. Poi sono arrivate le scuse e la scarcerazione, ma il materiale con le foto sono rimaste in mano alla polizia.
Qualche settimana fa una giornalista ugandese è andata insieme ad un gruppo di donne nell'Ospedale di Mulago, dove erano stati portati molti bambini affetti da questa malattia, ma ha faticato ad entrare nel reparto perchè era piantonato dall'esercito...????
Proibito fare foto, proibito divulgare la malattia, non deve parlare non si deve sapere e vedere.
PERCHE'???
Perchè il governo ugandese arresta un attivista umanitaria e perchè impedisce ad una giornalista di fotografare e intervistare, cosa c'è dietro a questa malattia sconosciuta, nata dal nulla e che non ha nulla a che fare col cibo, con l'acqua sporca, con la mosca nera della malaria ma che colpisce il cervello di questi bambini che vivono al confine del nord del paese e che nessuno sa che esistono, cosa hanno fatto a questi bambini?
Ho un pensiero ma non voglio metterlo nero su bianco, perchè il farlo mi darebbe la certezza che l'ennesimo scempio della scienza umana occidentale ha colpito ancora una fascia inerme e impossibilitata a reagire.
Quindi non chiamateli zombi, ma chiamateli "vittime"!

Buona Pasqua a chi?

Oggi è il triste anniversario di una terremoto che ha colpiti l'Aquila nel 2009, dove degli infami ridevano mentre una popolazione era in ginocchio cercando i suoi figli morti 309 e i sopravvissuti.
Come e cosa festeggeranno domani, forse le macerie che sono ancora lì a ricordare la morte il dolore la paura e quel'ignobile ex Presidente del Consiglio che faceva salti di gioia perchè poteva mostrarsi finto umano. A tre anni di distanza ci sono ancora più di 33.000 sfollati e non ringraziano Berlusconi e Bertolaso, non ringraziano l'agnello sacrificale. Domani per loro sarà ancora un brutto ricordo e un grande dolore.

L'Aquila 6 Aprile 2009

Oggi come ieri e domani, in questi luoghi, villaggi dimenticati da Dio, non festeggeranno nulla, perchè è il nulla che vive con loro. Niente cibo, niente acqua, niente elettricità, niente vestiti, niente merende, niente uova, niente agnello, Niente! Quindi non ditemi e non fatemi gli auguri, perchè in Uganda, in Somalia, Israele, Palestina, Afganistan, Iran, Pakistan, Congo, nessuno festeggerà, piangeranno solo la morte e non la Resurrezione di Cristo
Uganda, Karamoja distretto di Nakapiripirit