Pensando

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Libera di Essere

venerdì 30 agosto 2013

Il prezzo dei rifugiati #NoMission



C'è un articolo su Aficavoices che mi trova d'accordo su ogni parola scritta e non aggiungo altro.
Da parte mia il pensiero è anche rivolto allo spreco assurdo di denaro, che la Rai ha deciso di investire in questo vergognoso reality. Il Sig Al Bano, percepirà un compenso si 500 mila di euro. Ma come, la Rai ha appena comunicato che ai suoi operatori verrà tolto il cosi detto cestino,, perchè è in crisi economica e poi regala ad un cantante 500 mila euro per andar a fare il pagliaccio in mezzo a gente disperata.
La Rai sostiene che questo reality è stato fatto per dare visibilità ai rifugiati: visibilità a chi, forse ad Al Bano, alla Barale e via dicendo. Se la Rai voleva fare qualcosa di concreto e sopratutto umano nei confronti dei rifugiati, avrebbe dovuto mandare un giornalista umano e non Cucuzzza a fare un reportage e regalare ai rifugiati i 500mila euro. Dunque Al Bano, che è il pezzo forte ha preso questo misero compenso e gli altri, a quale cifra è arrivata la Rai per fare del sciacallaggio nei confronti di chi soffre davvero? Quanto ha pagato gli alberghi, già perchè questi signori e signore non vivranno nelle tendopoli, passeranno lì qualche ora a fare delle espressioni tristi così, noi popolino idiota ci commuoviamo. Volete poi, che le signore non abbiano a disposizione parrucchieri e truccatori, la Canalis Barale ecc... la sera con le loro belle faccine ben truccate e pettinate ci diranno quanto sono tristi nel vedere tanta povertà con il loro bel portafoglio pieno?
Che credibilità può avere una Canalis o Barale, che tutto sono tranne che donne sensibili ai problemi del mondo?
Personaggi che sono lì solo per guadagnare e non di certo per aiutare, si fa della sofferenza spettacolo, uno sporco spettacolo e la Rai si sta dimostrando il peggior nemico dei senza niente e quel poco che gli è rimasto glielo sta togliendo, la dignità.
Un altro pensiero mo sta passando per la testa, che dopo questo reality i personaggi inizino a chiedere anoi spettatori di inviare denaro per aiutare questi poveri derelitti, gli ultimi degli ultimi? Ne sono quasi convinta, così noi, no, voi commossi mettere mano al portafogli e invierete denaro che come sempre non arriverà mai e loro torneranno a casa soddisfatti di aver fatto una bella vacanza in Africa senza aver speso un centesimo anzi il portafoglio è pieno, pronti per andare a fare spese magari in America.

Ci sono trasmissioni come "C'era una volta" che sono state annullate per mancanza di fondi.....una trasmissione seria fatta da giornalisti seri che raccontano con serietà la vita
https://www.change.org/petitions/rai-non-mandare-in-onda-il-reality-mission-nomission#share


Il viso visibilmente allegro del rifugiato e quello trionfante di Cucuzza

Per chi volesse la non messa in onda di questo triste spettacolo, firmi qui:
https://www.change.org/petitions/rai-non-mandare-in-onda-il-reality-mission-nomission#share

domenica 7 luglio 2013

Questi sono gli italiani che disprezzo

Da una pagina di FB e tutto questo  mi fa davvero paura. Pensare che a 34.407 persone piace l'idea dello sporco negro da mettere al rogo che si augura che Papa Francesco venga sodomizzato. Cos'altro mi devo aspettare da questa Italia che non riconosco più e sopratutto non mi rappresenta?
Non sono indignata, ma spaventata e schifata


Avvistamenti di Creature Mitologiche · Piace a 34.407 
Che gran popolo gli Italiani,che ♥ : affondateli,
possiamo giocare a battaglia navale ,Poterli prendere a cannonate e appendere per il collo quelli che li appoggiano,Giochiamo a freccette con i loro gommoni finche sono ancora al confine con le acque italiane e muniti di pop corn e coca cola ghiacciata a debita distanza godiamoci la scena,Spero che papa Francesco venga rapito e sodomizzato da 20 negri! Dato che li ama tanto
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=478748595543026&id=265377373546817

mercoledì 26 giugno 2013

Profilattici per la popolazione gay ugandese

Oltre al il mio impegno per le ragazze madri in Uganda, lavoro anche come attivista col gruppo per i diritti umani EveryOneGroup e con loro ora siamo in contatto con altre associazioni di gay e lesbiche ugandesi, che si battono per la libertà di espressione sessuale.
In questi giorni si stanno organizzando per fare il loro Gaypride a Kampala, cosa non facile e non priva di pericoli, quali l'arresto la tortura. In Uganda l'omosessualità è bandita ed è vista come causa di pedofilia AIDS/HIV, l'Uganda è uno stato altamente omofobo, lo è l'80% della popolazione.

Come gruppo EveryOne abbiamo mandato ai nostri amici attivisti del ST. Paul Centre di Kampala, le bandiere della pace, oltre a quelle ci hanno chiesto dei profilattici per poter praticare del sesso sicuro e per evitare così malattie come l'HIV. Non solo i gay hanno bisogno di preservativi, ma anche le tante ragazze che troppo facilmente si lasciano incantare da giovanotti irresponsabili che troppo presto le mettono incinta e poi se ne vanno. Lo stato ugandese ha risolto il problema HIV/AIDS con la campagna di circoncisione del pene, imbambolando i maschi che solo in quel modo la malattia sarebbe scagionata.
Abbiamo già fatto un appello all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per avere un aiuto di invio di comdom, perchè salverebbero davvero milioni di vite umane.


Chiunque di voi sia medico, farmacista, o azienda che distribuisce e fabbrica profilattici, chiediamo un aiuto concreto. Aiutatemi ancora una volta a far sì che un ugandese non muoia, che un gay non muoia, che una lesbica non muoia, che una ragazza madre non muoia e che un bambino non muoia a causa della mancanza di preservativi.

Aiutare il prossimo è un dovere di tutte le nazioni emacipate

Uganda: an Appeal to the Manufacturers of Condoms

EveryOne Group, St. Pauls Center of Kampala (Uganda) and many other human rights defenders are appealing to your company to help us save human lives. In Uganda venereal diseases kill many adolescents and other poor and innocent people. We are asking you to help us with a regular supply of quality condoms, free of charge, to be made available to young people and the poor.

For the distribution we can provide you with the support of serious international humanitarian organizations in Uganda. We will also give great prominence to any commitment taken by informing the international media.

We really hope you take up our appeal. Every life saved adds fundamental value to our own lives.

Thanking you for your kind attention,

Roberto Malini, Dario Picciau, Glenys Robinson - EveryOne Group

EveryOne Group
infoeveryonegroup.com :: www.everyonegroup.com
+39 334 3449180 :: +39 331 3585406


venerdì 14 giugno 2013

FB il peggio del peggio, ora auspicano che sia la Boldrini ad essere violentata

Il giorno dopo tocca alla Presidente Boldrini, la speranza che un extracomunitario la violenti e sono sempre le donne a scrivere questo orrore. Detta Antonella Ventre scrive " spero che un extracomunitario la violenti" e ci sono 384 mi piace e certa Tiziana Galasso gli fa eco " sapessi quante volte ho desiderato che avvenisse"
Questa pagina di Fb si intitola Adesso fuori dai coglioni.
Oltre all'istigazione alla violenza all'insulto più meschino disumano intollerante, cosa aspetta questo governo a punire pesantemente queste persone che incitano costantemente alla violenza?

Invece di creare nuove norme ad oc per il sig Berlusconi evitando di metterlo in galera e alzare gli arresti domiciliari fino ai sei anni di pena, pensate seriamente e una volta per tutte a mettere in carcere chi davvero se lo merita. Io voglio giustizia, quella vera.

Facebook è un portale dove le peggiori persone insorgono e crescono e si moltiplicano, e quando posterò ciò che ho scritto mi si chiederà il codice di conferma, già, perchè difendere una donna è reato, augurale di essere stuprata è una barzelletta


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giovedì 13 giugno 2013

La leghista che augura alla Ministra Kyenge di essere stuprata

Apro Facebook e mi imbatto in un blog dove leggo questa frase, un pugno allo stomaco, no non provo rabbia, provo un profondo dolore e senso di nausea. Ma come può una donna augurare ad un altra di essere violentata e come può l'amica, certa LETIZIA BOSSI asserire che sarebbe una grande soddisfazione succedesse davvero?
Mi chiedo chi siano queste donne(?) che augurano uno dei peggiori atti di violenza che si possa fare ad una donna, che testa malata e brutta e ignorante hanno questa sotto specie di donne, mi vergogno profondamente che certe persone facciano parte del mio stesso sesso, vorrei strapparmi la faccia e nascondermi fino a quando queste orrende donne spariscano dalla faccia della terra.
Noi che combattiamo tutti i santi giorni contro la violenza sulle donne, non possiamo e non dobbiamo far finta che questo sia solo un delirio, perchè non lo è, come il razzismo sia imperante in Italia lo vediamo ormai tutti i giorni, ma pensare che ci siano donne che magari guarderebbero pure con piacere vedere violentata una donna nera, per me è davvero troppo, rasenta un film dell'orrore un brutto film. Mi perdoni signora DOLORES VALANDRO ma lei oltre ad essere leghista è anche stupida, crudele che occupa il posto di Consigliera al quartiere Nord di Padova (leghista) Vice coordinatrice Commissione Sanità, interventi sociali e politiche giovanili, vorrei sapere come affronterebbe il caso di una donna stuprata: se è nera le dà pure una buona dose di botte, insieme alla sua pari senza cervello Letizia Bossi?
Se disgraziatamente dovesse capitare a lei una violenza le piacerebbe essere derisa da un altra donna?
Sono talmente scioccata che davvero ho difficoltà a trovare le parole per esprimere il mio orrore.
Spero solo che lei se ne guardi bene ad andare a messa la domenica per invocare il suo dio a far sì che una DONNA venga violentata.

Questo è ciò che insegna la Lega


Non me ne vogliano gli animalisti ma,DOLORES VALANDRO  lei è una bestia e della peggiore razza


domenica 9 giugno 2013

Pisapia il gelato e i rom

Quella gran testa del sindaco di Milano, Pisapia pare abbia emesso un nuovo ordine restrittivo sul consumo del gelato a passeggio. Dopo la mezzanotte è infatti proibito mangiare il gelato, assurdo vero?
Da questa assurdità ecco che iniziano sul web battute varie, alcune veramente esilaranti e altre, proteste che mi lasciano di stucco.
Cito le parole di una persona che si lagna della scelta di Pisapia e se la prende con il popolo Rom.:" Il gelato no. Le baraccopoli, i rom, i balordi che che scorrazzano di notte si. Quelli si. Complimenti Pisapia "
La colpa è dei Rom, prendiamocela con chi non ha niente a che vedere col gelato, spostiamo pure l'attenzione sui balordi assassini e chi più ne ha più ne metta.
Succede qualcosa di sgradevole, invece di affrontare il problema si sposta l'attenzione su quello che da veramente fastidio. Pisapia, perdinci, arresta tutti i rom, abbatti le loro baracche e lasciaci il nostro cono gelato!
Tipico atteggiamento italiano quello di incolpare gli altri, esattamente come succede in famiglia, i figli combinano un guaio ma non è stato nessuno, i bimbi rispondono, io no, quindi nelle case italiane arriva un nuovo abitante il sig. io no.
Mi chiedo quando inizieremo a guardare il nostro giardino e a vederne le pecche, quando impareremo a prenderci le nostre responsabilità invece di addossare sempre la colpa agli altri? Eppure gli italiani hanno in questo momento due tristi record, femminicidio e turismo minorile sessuale, eppure di questi due argomenti, sopratutto di quello sessuale minorile, non se ne parla, anzi i pochi che nehanno dato notizia non hanno avuto un grande riscontro, su Tw, pur avendo dato la notizia decine di volte, i mie contatti 620 non hanno ritenuto importante vergognarsi per questo schifoso record e quindi nessun retwitt, mi correggo, pochissimi hanno messo la notizia nella loro pagina e poi è calato il silenzio; ma come, valorosi uomini italiani, non dite niente, non vi indignate ad essere dei pedofili sfruttatori? O forse la colpa è dei negri o dei musulmani? 

Credo che anche ai rom milanesi sia negato il permesso di mangiare il gelato dopo la mezzanotte mentre fanno rientro nelle loro luride baracche. Ehi tu, sai cos'è una baracca per un rom, è una casa e sai cosa vuol dire arrivare a casa e vedersela distrutta dalle ruspe? No, tu non lo sai, perchè hai la tua bella casetta ma ti lagni e ti lagni ancora e protesti perchè invece del gelato esistono i rom e magari gli danno pure una casa popolare. Non conosco ancora un rom che ne ha ricevuta una e spero che finalmente gliela diano, perchè i rom sono esseri umani come te italiano paurosostruzzo

mercoledì 5 giugno 2013

Non si scherza, leggete!

Credo sia un dovere civile e umano far conosce ciò che chiedono, pensano e vivono in questi giorni il popolo turco. Quindi posto una lettera letta  da un mio contatto di Tw . Grazie per avermi concesso di condividerla


Alessia Majakovskij

Carissimi amici Italiani... Aiutatemi a passare la parola! Non si scherza qua!
È iniziato una rivoluzione al mio paese...
Oggi è il terzo giorno che combattiamo la polizia.
E sta diventando molto pericoloso...
Tutto è iniziato perché il governo voleva costruire un centro commerciale su uno dei pochissimi giardini a Istanbul.
Un centro per cui non hanno ne chiesto l'opinione ne fatto un concorso...
Ma dovete sapere che il parco è ormai solo un simbolo.
Il governo sta vendendo i palazzi pubblici...
Sta buttando giù gli edifici storici...
Sta dicendo quando e dove bere l'alcool...
Sta vietando la pillola per il giorno dopo e l'aborto.
Hanno deciso di mettere il terzo ponte sui l'uniche foreste nonostante tutte le proteste.
Non finisce la lista:
Sta pian piano diventando un regime FASCISTA...
E non ce la facciamo più!!
Quando sono andati a tagliare gli alberi, un gruppo dei attivisti sono andati al parco, fermando le macchine con loro corpo proprio.
Da quel giorno in poi è iniziato la guardia del parco.
Il gruppo è ingrandito incredibilmente in 2 giorni. Ma erano sempre tranquilli. Leggevano libri e cantavano.
Hanno iniziato dormire lì.
Giovedì mattina la polizia ha attaccato il gruppo alle 5 di mattina quando tutti dormivano. Con le bombe di gas e l'acqua a pressione. Una ragazza che era sparata alla testa sta ancora in coma.
E così è iniziata la rivoluzione!
Ogni giorno il gruppo è cresciuto incredibilmente a proteggere il parco...
Ma per 2 giorni non si poteva nemmeno avvicinare.
La polizia ha preso tutte le strade attorno alla violenza...
Le bombe di gas devono esser sparate a 45 gradi al cielo, al minimo di 120 metri... La polizia sta sparando addosso alle persone o sulla strada!!! Proprio come la caccia!!!
Hanno anche iniziato usare i proiettili plastici.
Stiamo parlando di studenti, di artisti, di intellettuali, di INNOCENTI, tutte persone da livelli di società differenti, che vogliono la loro libertà. Non siamo terroristi! Non attacchiamo nessuno... L'unica cosa che facciamo è RESISTENZA. Andiamo avanti, ci bombano, noi scappiamo in dietro e un altro gruppo attacca le spalle... Andiamo a prendere le bombe in turni!
Ormai abbiamo preso il parco... Ma la rivoluzione ormai è dovunque in città e in numerosi altre. Noi ci uniamo e aiutiamo di più ogni giorno... ma la polizia sta diventando più crudele ogni minuto che passa...


La stampa turca è venduta al governo... Fanno vedere i documentari dei pinguini di Antartica mentre stiamo morendo...
Il resto del popolo turco è tenuto ignorante della realtà.
Aiutateci!
Anche solo passando parola, facendo vedere le foto... documentiamo tramite la rete quello che nascondono.

http://tl.gd/n_1rklc1b · Reply

mercoledì 22 maggio 2013

Chi li ripagherà dei danni subiti?


Sono felice d postare questa bella notizia, appresa  da Roberto Malini difensore da sempre dei diritti umani




Gruppo EveryOne - EveryOne Group
Sono liberi i quattro bambini rom strappati ai genitori

Milano, 22 maggio 2013. Nel mese di agosto 2012 le autorità milanesi sottraevano a Danut e Liliana, due bravi e amorevoli genitori rom romeni, i loro quattro bambini: Debora (4), Timotei (8), Samuel (10) e Biancamaria (13). Alcuni agenti accusarono e denunciarono Danut e Liliana per un crimine orrendo: riduzione in schiavitù dei loro figli, per un periodo di alcuni anni, nel capoluogo milanese. In realtà la famigliola viveva in Romania, vicino ad Arad, dove i quattro bambini frequentavano le scuole grazie a grandi sacrifici dei genitori. Si trovava a Milano da soli tre giorni, in visita a parenti. Il Gruppo EveryOne lanciava un appello internazionale, chiedendo alle organizzazioni per i diritti umani di scrivere ai giudici della corte di giustizia e del tribunale minorile di Milano, chiedendo che i piccoli fossero restituiti ai familiari. Danut e Liliana, oltre alla perdita dei piccoli, rischiavano una condanna fino a vent'anni di prigione. EveryOne produceva inoltre le prove dell'innocenza dei genitori e del rapporto di amore e dedizione che li legava ai bimbi. Roberto Malini inviava ai magistrati, insieme a tali prove, la poesia "Bambini rubati", che diventava in Italia e all'estero - grazie agli attivisti rom - un inno al ricongiungimento di una famiglia smembrata da provvedimenti ingiusti. Il poeta e difensore dei diritti umani riceveva pressioni affinché smettesse di diffondere la poesia e l'istanza civile.

Bambini rubati
di Roberto Malini

Milano,
sotto un arcobaleno grigio
uomini senza sorriso
cercavano i bambini dei Rom
per rapirli, in nome di una legge
che è razziale.

Nelle loro uniformi blu,
conquistatori senza onore
spegnevano luci e sogni,
spezzavano i cuori delle romnì.

Adesso ci battiamo disarmati
perché tornino a casa 
i bambini rubati:

Timotei vento d'estate,
Biancamaria canzone felice,
Samuel occhi vivaci
Debora campanellino.

La magistratura, in base alle evidenze, archiviava l'accusa contro Danut e Liliana, ma i quattro bambini restavano in una comunità per otto lunghi mesi, perdendo l'anno scolastico e sottoponendo la famiglia a una prova terribile, che l'ha praticamente messa in ginocchio, non solo economicamente. Dopo la separazione dai suoi cari, inoltre, la piccola Debora si è rinchiusa in un mutismo che preoccupa i genitori e tutti noi. Sappiamo quanto possa essere traumatico per un bambino l'allontanamento da mamma e papà. Oggi Timotei, Biancamaria, Samuel e Debora sono stati liberati e - finalmente - si trovano in Romania, con Danut e Liliana. Abbiamo "vinto", ma nessuno restituirà mai la serenità perduta alla famiglia, la cui sola colpa era quella di appartenere a un'etnia colpita da discriminazione e pregiudizi. Il nostro pensiero corre inoltre alle centinaia di bambini rom sottratti negli anni scorsi, in Italia, ai legittimi genitori, senza che nessuna azione civile, nessuna poesia, nessuna chiave abbia potuto liberarli e consentire loro di riabbracciare la mamma, il papà. Il Gruppo EveryOne, quando si imbatterà in vicende dolorose e inspiegabili come quella che ha colpito Danut, Liliana e i loro bambini, si prodigherà sempre, con ogni energia, per evitare che le separazioni divengano definitive e i piccoli siano strappati per sempre dalle loro radici affettive e culturali.


lunedì 20 maggio 2013

Anch'io #TISALUTO


#TISALUTO



In Italia l'insulto sessista è pratica comune e diffusa. Dalle battute private agli sfottò pubblici, il sessismo si annida in modo più o meno esplicito in innumerevoli conversazioni.

Spesso abbiamo subito commenti misogini, dalle considerazioni sul nostro aspetto fisico allo scopo di intimidirci e di ricondurci alla condizione di oggetto, al violento rifiuto di ogni manifestazione di soggettività e di autonomia di giudizio.

In Italia l'insulto sessista è pratica comune perché è socialmente accettato e amplificato dai media, che all'umiliazione delle persone, soprattutto delle donne, ci hanno abituato da tempo.

Ma il sessismo è una forma di discriminazione e come tale va combattuto.

A gennaio di quest'anno il calciatore Kevin Prince Boateng, fischiato e insultato da cori razzisti, ha lasciato il campo. E i suoi compagni hanno fatto altrettanto.
Mario Balotelli minaccia di fare la stessa cosa.

L'abbandono in massa del campo è un gesto forte. Significa: a queste regole del gioco, noi non ci stiamo. Senza rispetto, noi non ci stiamo.
L'abbandono in massa consapevole può diventare una forma di attivismo che toglie potere ai violenti, isolandoli.

Pensate se di fronte a una battuta sessista tutte le donne e gli uomini di buona volontà si alzassero aaaa

bandonando programmi, trasmissioni tv o semplici conversazioni.

Pensate se donne e uomini di buona volontà non partecipassero a convegni, iniziative e trasmissioni che prevedono solo relatori uomini, o quasi (le occasioni sono quotidiane).

Pensate se in Rete abbandonassero il dialogo, usando due semplici parole: #tisaluto.

Sarebbe un modo pubblico per dire: noi non ci stiamo. O rispettate le donne o noi, a queste regole del gioco, non ci stiamo.

Se è dai piccoli gesti che si comincia a costruire una società civile, proviamo a farne uno molto semplice.
Andiamocene. E diciamo #tisaluto.

Questo post è pubblicato in contemporanea anche da altre/i blogger: Marina Terragni, Loredana Lipperini, Lorella Zanardo, Giovanna Cosenza, Sabrina Ancarola, Mammamsterdam, Zeroviolenzadonne, Un altro genere di comunicazione, Ipazia è(v)viva, La donna obsoleta, Laboratorio Donnae, Sud De-Genere,Coppette amore e..., Politica Femminile, Caso mai, Zauberei, Cosmic Mummy, in genere, the new Brix Blog, Mammaeconomia, Donne in ritardo, Valentina Maran, malapecora, Essere Donne, Mente Miscellanea, I Fratelli Karamazov

E nella versione maschile da Lorenzo Gasparrini.

Se ti va, copincollalo anche tu!

http://vitadastreghe.blogspot.it/2013/05/tisaluto.html

lunedì 13 maggio 2013

18 maggio bologna con i Rom


Alle ore 15.00 arriverà all'Ospedale Maggiore Forza Nuova. Ci stiamo preparando ad accoglierli con la nostra musica e le nostre chitarre.

Loro stanno raccogliendo firme contro i nostri fratelli immigrati, contro lo ius soli, minacciano di morte il Ministro Cecile Kyenge.

Noi domani andremo a consegnare al Ministro Kyenge l'invito a partecipare alle manifestazione di Bologna contro il razzismo e per i diritti umani.

I razzisti e forza nuova non ci fanno paura.

Cacciamo il razzismo dai cuori degli uomini e delle donne.

Siamo tutti immigrati
Siamo tutti Cecile Kyenge
Siamo tutti ROM






DIRITTO ALLA VITA – SIAMO ESSERI UMANI

Associazione Nazione Rom ed il Consiglio Cittadino Rom di Bologna invitano tutti alla

Manifestazione Anti Razzista in difesa della libertà, della dignità e della vita umana - sabato 18 maggio 2013 alle ore 12.00 - davanti all’Ospedale Maggiore – Largo Nigrisoli n. 2 Bologna

http://nazionerom.blogspot.it/2013/05/bologna-ospedale-maggiore.html

Da mesi, organizzazioni del razzismo italiano, stanno violentemente attaccando la vita umana ed ai diritti fondamentali degli esseri umani. Dopo aver governato il paese, le regioni ed i comuni, dopo aver distrutto l’economia ed essersi appropriati illecitamente di beni e risorse per arricchimenti personali, dopo aver favorito e permesso a camorra, i ndrangheta e mafia di concludere affari nel centro e nord Italia, dopo aver prodotto povertà e miseria, dopo aver concluso accordi con dittatori sanguinari (Silvio Berlusconi – Gheddafi), dopo aver rinchiuso migliaia di esseri umani nei CIE Centri di Identificazione ed Espulsione, dopo aver negato il diritto alla circolazione delle persone, degli uomini e delle donne, il razzismo italiano vuole continuare a distruggere il paese e l’economia. Il razzismo nega diritti

Per il razzismo italiano, per le sue organizzazioni la crisi economica in atto è colpa dei poveri, degli ultimi, degli immigrati e dei cittadini rom. Per loro essere poveri ed immigrati è una colpa.

La politica del razzismo italiano è la demagogia ed il populismo

http://nazionerom.blogspot.it/2013/04/rom-comune-di-bologna-lega-nord-e-pdl.html

L’economia è fatta dagli esseri umani. Lo Stato Italiano chiude l’economia dentro i CIE. Migliaia di esseri umani vengono in Italia per lavorare e produrre ricchezza ma non ricevano il permesso di soggiorno a causa di legge razziste ed arcaiche. Sono costrette al lavoro nero, sono costrette ai ricatti di padroni senza scrupoli, di nuovi schiavisti, sono costretti a lavorare la terra, a raccogliere la frutta e la verdura in cambio di pochi spiccioli. L’Italia ogni anno spende 55 milioni di euro per rinchiudere gli esseri umani nei CIE. Denaro che non produce ricchezza ma alimenta solo povertà, negazione dei diritti, barbarie, violenza, speculazioni, dolore, morte.

L’economia è fatta dagli esseri umani. Per anni, i cittadini immigrati in Italia, con il loro lavoro e le tasse pagate hanno permesso ai cittadini italiani anziani di ricevere una pensione. Gli immigrati hanno permesso ai conti dell’INPS di tornare in pareggio. Gli immigrati costruiscono case, scuole ed ospedali, sono avvocati, ingegneri e dottori. Un giovane ragazzo africano è stato adottato a Palermo da una famiglia italiana, è diventato cittadino. Ha iniziato a giocare a pallone ed è molto bravo, così bravo che la Nazionale Italiana di calcio lo ha voluto al centro dell’attacco: si chiama Mario Balotelli. Un altro ragazzo di padre egiziano e madre italiana, Stefan El Shaarawi è considerato uno dei migliori giovani calciatori di calcio in tutto il mondo. Anche lui gioca nella Nazionale.

Nel centrocampo della Nazionale Italiana di calcio gioca un altro ragazzo, meno giovane ma altrettanto bravo. Lui ha già vinto la Coppa del Mondo in Germania, ha vinto tanti scudetti, si chiama Andrea Pirlo. Andrea proviene da una famiglia di origine rom, di Brescia. Anche lui è Italiano, è un Sinto come migliaia di nostri fratelli e sorelle in tutto il paese.

L’incontro tra gli esseri umani del mondo, tra italiani, africani, egiziani, rom e sinti produce ricchezza e qualità. La Nazionale Italiana di calcio è un esempio per tutti. Anche negli Ospedali, nelle Scuole, nelle Fabbriche, nelle Università e nel mondo dell’Agricoltura l’incontro tra esseri umani del mondo produce ricchezza economica, produce cultura, afferma la vita.

Le leggi razziste impediscono a questa ricchezza di crescere. Chiudere gli esseri umani dentro le prigioni chiamate CIE, esseri umani che non hanno commesso reati, perché non hanno un permesso di soggiorno, un permesso negato dalle leggi razziste, un permesso negato ad esseri umani nati in Italia è un crimine anti economico ed anti umano, ed i crimini vanno arrestati.

Una dottoressa di origine africana ha ottenuto negli anni la cittadinanza italiana, si è sposata. E’ la dottoressa Cecile Kyenge nata nel Congo, residente in Emilia Romagna, abita a Modena.
E’ diventata ricentemente Ministro all’Integrazione e Cooperazione Internazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri. Cecile Kyenge ha studiato all’Università del Sacro Cuore di Roma, è un medico chirurgo specializzata in oculistica, è un esempio di vita e ricchezza umana.

I razzisti italiani odiano il Ministro Cecile Kyenge. I razzisti italiani sono ciechi di fronte alla vita umana, di fronte alla ricchezza, i razzisti italiani sanno solo distruggere. Le organizzazioni del razzismo italiano Lega Nord e Forza Nuova hanno iniziato una raccolta firme a Bologna contro la proposta fatta dal nostro Ministro all’Integrazione. Il razzismo italiano non vuole che altri cittadini ed esseri umani ottengano la cittadinanza italiana. Non vogliono che altri esseri umani come il nostro Ministro, come Mario Balotelli, come El Shaarawi, come Andrea Pirlo possano rendere sempre più forte la Nazionale di calcio. Non vogliono un Italia fuori dalla crisi.

I razzisti italiani sono dei perdenti, sono anti economici ed anti umani. I razzisti italiani sanno solo odiare. Hanno scritto che il nostro Ministro è una scimmia, che lei non può essere un politico, che deve tornare in Congo, hanno scritto sui muri, davanti alle scuole che il Ministro della Presidenza del Consiglio dei Ministri Cecile Kyenge deve morire. I razzisti italiani sono dei populisti e dei demagoghi. Sono andati all’Ospedale Maggiore per cacciare i cittadini poveri, i cittadini rom, chi vuole ricevere adeguate cure e protezione sanitaria. Negli ospedali per loro deve entrare soltanto Roberto Formigoni, deve entrare e governare la Lega Nord, i barbari ladri con le camicie verdi. Vogliono continuare a rubare e per questo organizzano squadrismo ed attacchi violenti.

http://www.bolognatoday.it/cronaca/rom-autorizzazione-presidio-replica-lega.html

La società civile ha detto basta al razzismo ed alla violenza, ha detto basta al razzismo negli Ospedali, ha detto basta al razzismo in Italia. E’ andata all’Ospedale Maggiore di Bologna ed ha cantato e suonato le proprie canzoni e poesie alla Lega Nord, al responsabile nazionale immigrazione della Lega Nord. Ha suonato canzoni di amore, canzoni di civiltà, canzoni umane.

http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2535000/2530224.xml?key=Bologna+Valeria+Tancredi+Bologna%40Unita.It&first=11&orderby=0&f=fir

Manis Bernardini è pagato con il denaro pubblico. Riceve uno stipendio dal Comune di Bologna e con i suoi amici di Forza Nuova vuole continuare nelle sue azioni di violenza e razzismo al Maggiore e nella città. Raccoglie firme contro la cittadinanza agli esseri umani. È un amico di Mario Borghezio barbaro rappresentate della Lega Nord. Ambedue sono stati denunciati alla Procura della Repubblica: in Italia il razzismo è un reato penale.

http://www.dazebaonews.it/italia/item/16574-lassociazione-nazione-rom-querela-la-lega-nord-per-i-fatti-commessi-allospedale-maggiore

Anche le minacce di morte sono un reato penale. Lega Nord e Forza Nuova producono illegalità e degrado umano.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/08/a-radio-padania-minacce-di-morte-allonorevole-pd-di-origine-africana/523589/


Il Ministro Cecile Kyenge si è già unita alla società civile rom, ai Sindacati, alle Associazioni che denunciano il razzismo della Lega Nord all’Ospedale Maggiore. Noi siamo tutti figli di immigrati. Noi siamo tutti esseri umani. Noi siamo tutti cittadini italiani. Il razzismo va arrestato e processato

http://www.carpi2000.it/2013/02/15/kyenge-pd-violenza-privata-da-parte-della-lega-sullepisodio-al-maggiore-di-bologna/

DIRITTO DI CITTADINANZA PER TUTTI
DIRITTO ALLE CURE SANITARIE PER TUTTI
DIRITTO ALLA VITA PER GLI ESSERI UMANI
SIAMO TUTTI IMMIGRATI - SIAMO TUTTI ROM


ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM
Per info ed adesioni nazione.rom@gmail.com
tel +39 3209489950 +39 3281962409
web http://nazionerom.blogspot.com/
 — conMónica Santos CarrilloAmin PratoAndrea Orlando ealtri 32

venerdì 12 aprile 2013

I diritti umani sono semplici come le preghiere





Intervista a Rebecca Covaciu
Friday, April 12, 2013, di Silvio Mengotto - Foto di Attilio Rossi - Incroci News, Settimanale della Diocesi Ambrosiana




«La mia arte è semplice come una preghiera». Il racconto di una ragazza rom, scrittrice e artista, studente del liceo Boccioni a Milano, che dipinge quadri per passione e per aiutare la sua famiglia.

Milano, 11 aprile 2013. Per non dimenticare le persecuzioni, gli sgomberi, le sofferenze e il pregiudizio che colpiscono il popolo dei rom e i sinti, le Nazioni Unite nel 1979 hanno istituito la Giornata internazionale che si celebra l’8 aprile.

Una giornata che ogni anno ritorna a «provocare sulla storia – dice mons. Giancarlo Perego direttore della Fondazione Migrantes - e sulla vita di un popolo europeo che conosce ancora molte discriminazioni e umiliazioni, mentre non viene riconosciuto il tesoro che custodisce».

I rom e i sinti, 12 milioni in Europa e 170mila in Italia, «sono un popolo della vita - evidenzia monsignor Perego - che insegna alla nostra cultura e società la centralità della persona e la precedenza delle persone alle cose. Sono “i poveri” - tra quelli ricordati da Papa Francesco nel suo magistero di queste prime settimane di pontificato - che oggi invitano “i grandi” a non perdere i valori fondamentali su cui costruire il futuro delle nostre famiglie e città».

Presso la Fondazione Feltrinelli è stata celebrata la Giornata internazionale. Alla presenza dell’autore Roger Repplinger è’ stato presentato il libro “Buttati giù, zingaro”. Presenti anche gli studenti del liceo artistico “Boccioni”, tra loro anche Rebecca Covaciu, ragazza rom autrice del libro “L’Arcobaleno di Rebecca”, studente del liceo Boccioni e pittrice di quadri che vende lungo i navigli di Milano per aiutare tutta la famiglia. Abbiamo intervistata Rebecca Covaciu.

In questa Giornata internazionale del popolo rom emerge l’importanza della relazione per una reciproca conoscenza. Un ponte non un muro. La frequenza al liceo “Boccioni” e la tua arte, hanno rafforzato il cammino della relazione con i milanesi?

Sì. La mia arte semplice è come una preghiera. L’arte, lingua internazionale perché parla con tutto il mondo, mi ha aiutato ad esprimermi in quello che io sono. Anche se sono una rom non significa che sono diversa. La mia arte mi permette di identificarmi in quello che veramente sono e di ciò che penso sull’attualità dei rom di altri paesi. Penso che l’arte sia davvero un dono di Dio che riusciamo ad esprimere.

I tuoi dipinti sono mezzi sensibili e visibili delle tue capacità artistiche attraverso le quali proponi pensieri di bellezza?

Questo è assolutamente vero. Il dipingere mi ha aiutato anche quando vivevo nelle baracche dove stavo male. C’era la polizia che buttava via i miei dipinti, non avevo mai il tempo di stare tranquilla e disegnare. Per me l’arte è stata un grande aiuto nei momenti più difficili della mia vita.

L’arte è importante, ma anche la scuola non è di meno. Non crede che sia uno spazio importante e necessario per coltivare una reciproca conoscenza?

Devo dire assolutamente che il liceo artistico Boccioni ha cambiato la mia vita. Sono entrata in una scuola dove sono tutti artisti. Penso che ogni artista abbia una parte buona del suo cuore. Gli artisti sono molto liberi. All’inizio comunicare con i ragazzi è stato un po’ difficile perché avevano dei pregiudizi sui rom. Hanno fatto anche delle assemblee. Nonostante questo siamo diventati una vera classe di amici. Abbiamo potuto capire e raccontare il diritto dell’essere umano. Affermare che l’arte, attraverso noi giovani, può davvero portare una grande energia positiva nel mondo. Penso che tutti siamo uguali e che non siamo diversi. Dio ci ha voluto uomini e saremo sempre uomini sulla terra.

Può esprimere un messaggio ai giovani della tua età?

Mi auguro che tutti i bambini rom, anche di altre nazionalità, abbiamo una possibilità come la mia di frequentare la scuola, poter essere liberi di esprimersi, avere una piccola casa e di essere felici, Vorrei che non esistesse questo razzismo verso la cultura e i bambini rom e stranieri nel mondo. Vorrei che tutti questi giovani che sono presenti potessero ricordare la Giornata internazione del popolo rom come straordinarietà dell’essere umano.


venerdì 29 marzo 2013

A proposito di Rebecca aggredita in un discount


Aggiornamento sull'aggressione a Rebecca Covaciu 


di RobertoMalini co presidente del gruppo EveryOne

Milano, 29 marzo 2012. Abbiamo contattato, non appena siamo venuti a conoscenza dell'abuso subito da Rebecca, la questura, descrivendo il caso e chiedendo un intervento. Una volante è arrivata sul posto, ma la questione è stata affrontata con superficialità.
Abbiamo relazionato il sindaco e tutte le autorità milanesi, nonché quelle governative, il Consiglio d'Europa, il Parlamento europeo, la Commissione europea, l'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani. Rebecca, dopo l'aggressione, riportava un'evidente tumefazione del viso (ha scattato fotografie). Ha deciso tuttavia di non denunciare l'energumeno, guardia giurata presso il discount. I Covaciu hanno avuto situazioni molto gravi legate al rapporto con le autorità milanesi e Rebecca non desiderava che la sua scelta coraggiosa potesse ritorcersi contro i suoi cari. Abbiamo rispettato la sua decisione, pur essendo pronti ad assisterla e sostenerla. Il primo sostegno ci è arrivato dall'avvocato Paola Pasquinuzzi, che ringraziamo. Qunindi abbiamo intrapreso una nuova via. Abbiamo contattato la direzione nazionale della catena di discount, ottenendo un'indagine interna, già avviata. Oltre al bruto, sono sotto indagine gli altri membri del personale del discount, che hanno coperto l'aggressione, mentendo. Abbiamo chiesto l'analisi delle riprese delle videocamere di sorveglianza, che hanno registrato ogni attimo dell'aggressione. La nostra richiesta è stata accolta e abbiamo notato collaborazione da parte della direzione, che ha promesso di assumere ogni misura adeguata nei confronti della guardia giurata e dei dipendenti insinceri. Presto la direzione del discount chiamerà Rebecca per sentire dalla sua voce i fatti e per confortarla (secondo quanto da loro promesso). Ho fornito molte informazioni sulla vita di Rebecca, i suoi successi, il suo impegno umanitario. Forniremo via via gli aggiornamenti. Rebecca ora è abbastanza serena. Ha raccontato l'evento su Radio Popolare.

Nella foto, un'opera di Rebecca, dedicata alla sofferenza del popolo rom perseguitato

giovedì 28 marzo 2013

Il Salvadanaio

Strano davvero trovare in un villaggio nel nulla, un banco di scuola dove i bambini ci giocano, forse non sanno neppure a cosa serve. Già non sanno cos'è la scuola, cosa sia un quaderno e la scrittura. Non lo sanno perchè a loro la scuola è negata, negata perchè lontana perchè è da pagare perchè non hanno la divisa, perchè sono lontani dagli occhi di tutti, anche dei tuoi.

Da quando sono rientrata in Italia il mio pensiero è rimasto lì, allora ho chiesto a mia madre se potevo usare il suo salvadanaio e se potevo tenermi le monete dei vari resti delle spese, lei non mi ha chiesto perchè mi ha solo detto di sì. Oggi a distanza di sei mesi ho aperto il salvadanaio e ho conato le monete, ci sono € 80, non molti ma sufficienti per poter mandarli alla mia amica e collaboratrice per poter mandare a scuola un bambino. Non importa chi sia quello che importa è che vada a scuola e che gli si dia la possibilità di imparare che nel mondo non c'è solo terra sole e niente altro. Dare una speranza, un sapere che esiste un domani diverso.
Lo so non ho molto e non riesco ad avere altri aiuti, facile era quando ero là e vedevo e potevo scrivere cosa vedevo e sentivo ma essere lontana porta inevitabilmente non far sentire che il mio impegno continua e che nulla è cambiato. Sono le persone che cambiano e che modificano il loro pensiero a seconda di dove vivi.
Non importa, va bene così, ma voglio che sappiate che io continuo e che chiunque di voi può avere un salvadanaio da svuotare .

Per adottare scolasticamente un bambino o una ragazza madre sono sempre qui a ricevere aiuti o un salvadanaio rotto


lunedì 4 febbraio 2013

Femminicidio e una parte di me

Quando apriva la porta di casa la prima cosa che faceva era passare il dito sullo stipite della porta del salotto per vedere se c'era polvere, entrato in cucina si sedeva e mentre io mettevo il piatto in tavola, lui non mangiava ma si abbassava e col dito passava il pavimento per vedere se era stato lavato. Il sabato mi costringeva ad alzarmi alle sette del mattino e mentre lui si preparava ad imbellettarsi e uscire con gli amici io dovevo pulire tutta la casa iniziando dai tappeti, puliti rigorosamente in ginocchio e aspirati col bocchettone dell'aspirapolvere e due volte a settimana puliti con spazzola e ammoniaca.
Quando mi guardava aveva un sussulto e diceva:"mio dio che spavento, sei davvero brutta".

Il giorno che ho perso il lavoro questo stillicidio di violenza si è aggravata con il mantenimento. Quando si andava a fare la spesa si comprava solo quello che piaceva a lui e i dolci che facevano tanto bene alla sua virilità (scarsa, davvero scarsa). Ha iniziato a farmi dormire in salotto, a negarmi le sigarette, io non producevo e quindi non dovevo pretendere, bastava che mangiassi. Il sabato e la domenica andava a passeggio con amici e fratelli, puntualmente mi telefonava a ora di pranzo dicendomi di aggiungere un altro piatto perchè suo fratello sarebbe stato nostro ospite e non importa se avevo già cucinato, dovevo rifare quello che piaceva a loro.
 Quando lavoravo era il mo stipendio che si usava e quando i soldi erano finiti iniziava la solfa delle mie mani bucate e se si andava a mangiare la pizza e pagava lui, non si andava in pizzeria e non si mangiava la pizza, ma si andava in un osteria vicina a casa dove facevano delle squisite pizzette ma mai mangiarne più di due se no si spendeva troppo. Se si andava a trovare mia sorella lui dava sostanziose mance ai miei nipoti, ma appena partiti mi faceva il conto di quanto gli fosse costato quel viaggio e poco importa se trnava a casa con giacche nuove e camice regalate da mia sorella.

Quando dopo un anno ho ricominciato a lavorare mi sono ripresa la mia vita ed ho organizzato due viaggi , uno dei quali non ha approvato, anzi continuava a chiedersi il perchè di una spesa inutile per l'Africa a farela volontaria senza tornare con del denaro ma addirittura lasciarlo a quei negri. Una volta tornata mi ha mandato via di casa, ero felice finalmente avevo ottenuto la mia libertà.

Mai più vivere con un uomo mai più farmi umiliare e mai più farmi mantenere. Io sono quella che ha subito ma che è anche riuscita ad andarsene dando l'illusione a questo piccolo uomo di avermi cacciata. No. non avevo paura ma quello che ho subito in quegli anni mi ha portata ad avere nausea delle pulizie domestiche e dell'ordine. Da quel momento ho smesso di avere rapporti affettivi con gli uomini perchè, nel frattempo avevo capito che l'amore che avevo da dare era immenso e l'Africa lo è.

Donne non abbiate paura di andarvene, non siete sole anche se è così, se potete scappate da un amica o attaccatevi ad un p.c. e chiedete aiuto in rete, ma non lasciate che i vostri uomini distruggano la vostra vita, davvero non lo meritano.
Nel primo mese di quest'anno sono state uccise 5 donne,, smettiamo di avere paura e scappiamo dove non possono trovarci e denunciamo e facciamo in modo che questo stato maschio si prenda le sue responsabilità invece di consigliarci di restare a casa la sera. Non siamo ombre, siamo donne.

sabato 12 gennaio 2013

Rebecca




La piccola grande Rebecca che attraverso i suoi dipinti insegna il dolore e l'intolleranza che i Rom sono costretti a subire, ma anche un messaggio di speranza e di grande amore per la vita.
Ho avuto il grande onore di conoscerla e mi ha lasciato la gioia di vivere e la fiducia che non tutti sono marci, ma che le belle farfalle esistono e lei è la più colorata e leggera anima che abbia conosciuto.
Mi ha regalato un suo disegno e ho scelto forse il più semplice ma per me il più significativo, fatto con dei fili d'erba quando ancora non poteva comprarsi matite colorate.
Grazie ai suoi disegni, rebecca è sempre riuscita ad aiutare la famiglia a cui viene spesso negato un lavoro o una casa per il solo motivo che sono Rom. Ma Rebecca non molla e continua per la sua strada e sono certa che ne farà molto. Chi la conosce la ama e non può farne a meno.
Seguitela ascoltatela e sopratutto aiutatela perchè non si deve lasciare sola una anima artistica e poetica come lei

mercoledì 9 gennaio 2013

Il pranzo di Natale delle mie ragazze madri in Uganda


Grazie al gruppo di donne della palestra Pinkylicious le nostre amiche, ragazze madri, hanno potuto festeggiare il Natale con del vero  e sano cibo e hanno anche potuto comprare dei dolcetti e dei palloncini per far giocare i bambini. Grazie a Solome che le ha riunite a casa sua e che si è occupata della spesa, mi ha mandato la lista di ciò che ha comprato aggiungendo anche il prezzo. Una questione di trasparenza e onestà che ci contraddistingue, tutti gli aiuti che ci arrivano sono poi documentati.

Un infinito Grazie a Margherita Masotti che si è unita a me in questa voglia di aiutare chi non ha nulla

Poco importa se la nostra Associazione non è ancora iscritta e se non abbiamo un numero di Conto Corrente, quello che conta è ciò che io e Solome facciamo e ciò che mostriamo. Avere un C/C non è sinonimo di serietà, tanti sono i casi di persone che lucrano con la scusa della beneficenza, io preferisco testimoniare sempre quello che faccio e ce uso ne faccio degli aiuti che ci arrivano cedo che sia questa l’onestà che serve per continuare a lavorare. Come dico sempre, aiutateci ad aiutare.

La casa accoglienza rimane un sogno lontano se nessuno ci aiuta e i piccoli aiuti che arrivano servono per dare un attimo di respiro a queste ragazze e un cibo migliore per i loro piccoli



La grande Solome ha fatto la spesa

Lista della spesa

Riso 50 kg a 135.000 mila scellini ugandesi
Pollo di 3 ciascuno a  60.000
2 casse di soda ogni 40.000
1 casco di Matooke a 50.000  (banane verdi da cui si ricava una purea, questo èl’alimento quotidiano della loro dieta)
1 melone grande acqua a 5.000
2 cavoli ciascuno a 1.500
Macaron 3 pacchetti  10.500
Una capra a 180.000 comprata nel macello di  Kyengera
Pomodori per 5.000
Cipolle per il 3000
1 barattolo di Spezie miste a 2600
Royco piccolo stagno a 3.300
Curry piccolo stagno in polvere a 2200
Olio da cucina 3 litri a 4.500 /
Carote per il 2000
Patate irlandesi per 10.000
Carbone mezzo sacco a 27500 /
Ballons una chiacchierata a 5.500 / con cui i ragazzi e i bambini hanno giocato
Ho pagato 20.000 per la macellazione della capra

Più altro denaro usato per pagare il trasporto per le 2 ragazze e 3 da Masaka Mukono. Ile altre abitavano nelle vicinanze.

 Il pranzo di Natale